Se nella modernità il termine arte indicava un oggetto realizzato con tela e pennelli, e la preziosità della materia rappresentava una linea di demarcazione indiscutibile, oggi questa lettura appare inapplicabile: lo status di "arte" ha perso la sua aura e i confini con l'accessorio appaiono sfumati. La contemporaneità artistica è fondata sulla compresenza di valori e contesti, ove la nobiltà della materia non è più condizione necessaria e sufficiente a sancire il valore di un oggetto e a rendere evidente la differenza tra un quadro e un non gioiello. Il materiale è stato affiancato nella scala valoriale dal progetto. E se quest'ultimo evidentemente non basta a rendere "prezioso" un oggetto in termini di valore di scambio, di fatto trasferisce a esso una pluralità di significati. Nell’arte contemporanea, infatti, la nozione di "Quadro" assume un carattere unicamente stilistico, rappresentando un'estetica minimale da contrapporsi alle forme della tradizione. Maestri dell’arte e del design, ma anche giovani artisti, sono presentati in un'eterogeneità voluta, funzionale a evidenziare l'eccellenza dell’arte italiano nel suo utilizzo di tecniche e materiali peculiari al made in Italy.